Straordinario ed emozionante Jonathan Milan ai Mondiali di ciclismo su pista di Ballerup 2024. L’azzurro si prende il titolo iridato e la medaglia d’oro, con tanto di record del mondo, nell’inseguimento individuale maschile. Nella finalissima a due sulla distanza dei 4 km il Toro di Buja ha surclassato il britannico Charlton, dominando fin dal primo metro e spignendo ulteriormente nel finale per andarsi a prendere non solo il gradino più alto del podio, ma anche il record del mondo, che rimane così all’Italia, visto che il tempo di 3.59.153 è sufficiente per togliere proprio all’inglese il primato che si era preso questa mattina ai danni di Filippo Ganna. In precedenza la finale per il bronzo era andata all’altro britannico Daniel Bigham, che ha battuto il connazionale Charlie Tanfield. Tre britannici tra i primi quattro, ma il più forte e veloce è italiano, all’incredibile media di 60,212 km/h.
Nella gara a punti maschile deludente la presetazione di Michele Scartezzini, che non ottiene nemmeno un punto e rimane fermo a zero in una finale palpitante fino all’ultimo. Per l’azzurro tante difficoltà nel riuscire a sprintare al momento giusto e non c’è nemmeno chance di guadagnare il giro, una prova in ombra in una corsa comunque difficile come l’individuale a punti. A prendersi la medaglia d’oro è lo spagnolo Mora, che con l’ultimo sprint che vale doppio supera il danese Larsen che si prende l’argento e si dispera perché alla fine il distacco è di appena un punto, mentre il bronzo va all’olandese Philip Heijnen.
Dopo le discrete prestazioni nello scratch e nella corsa a tempo, dove ha ottenuto rispettivamente 20 e 26 punti, l’operazione rimonta di Letizia Paternoster nell’omnium naufraga nella “sua” eliminazione, la specialità preferita dell’azzurra: si piazza in quindicesima posizione e ottiene appena 12 punti. In questo modo, si presenta in dodicesima posizione con 58 punti prima dell’ultima gara delle quattro in programma, quella a punti. Al termine di queata ultima prova, si delinea il podio: oro per la neozelandese Ally Wollaston, argento per la britannica Roberts e bronzo per la norvegese Stenberg, mentre l’italiana scivola nella definitiva tredicesima posizione.