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Marco Villa, CT italiano, ha tirato le somme al termine della Nations Cup di ciclismo su pista, dopo la vittoria di 5 medaglie. Quella d’oro di Elia Viviani, gli argenti di Miria Vece e della coppia Balsamo-Guazzini, e i terzi posti dell’inseguimento femminile (Balsamo, Barbieri, Alzini, Guazzini e Consonni) e di Scartezzini-Consonni (Madison). “Un bilancio positivo, sia con il gruppo femminile che con quello maschile. I tempi sono stati vicinissimi ai migliori del torneo. Nelle prove di gruppo ci siamo confermati protagonisti. Sfiorata la medaglia nell’eliminazione donne con la Barbieri, che poi nell’Omnium ha sbagliato la prima gara dello scratch e si è un po’ complicata il torneo, ma ha sempre corso bene fino alla fine. Stesso discorso per Elia Viviani. Ha vinto bene l’eliminazione dell’Omnium, ma ha sbagliato lo scratch di apertura che ha compromesso tutta la gara. Nelle altre prove ha provato a recuperare, correndo ad alto livello”.
Poi ha continuato: “Bene Consonni e Scartezzini nella Madison, confermando che il secondo posto al mondiale di Roubaix non è stato un caso. Testimonia una buona maturità e quella crescita di esperienza che servono in questa disciplina. Bravissima anche Miriam Vece nei 500 mt, ma a mio avvisto ha fatto un buon torneo anche di velocità e keirin. Dobbiamo continuare a lavorarci perché sono 2 discipline olimpiche. Le medaglie della Madison femminile e dell’inseguimento donne ci mostrano un settore endurance femminile di livello in cui reputo positivamente anche i risultati di Alzini, e Guazzini. Positivi, a mio avviso, anche i risultati di Lamon e Boscaro nel chilometro e di Moro e Plebani nell’individuale.”
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