Al Mondiale di Londra di ciclismo su pista il quartetto maschile azzurro perde con onore la semifinale con la Gran Bretagna dell’inseguimento a squadre, ma continua a stupire, regalando all’Italia (appuntamento più tardi, intorno alle 21.30) la prima gara al cardiopalma di questa rassegna iridata, la finalina per il bronzo contro la Danimarca. Una finalina che tanto “ina” non è se a correrla sarà un team già eliminato dall’Olimpiade di Rio 2016 e non certo tra i favoriti della vigilia. L’Italia è scesa ancora una volta sotto il muro dei 4 minuti, correndo in 3’58’’902, quasi due secondi più lento se comparato al record di ieri ma sufficiente a rimanere in corsa per il podio. Rispetto alle qualifiche il commissario tecnico ha sostituito Elia Viviani con Michele Scartezzini: la nostra punta di diamante si deve giustamente preservare per l’Omnium di domani, dove ha buone possibilità di andare a medaglia. Confermati, invece, Simone Consonni, Liam Bertazzo e Franscesco Lamon. Per contrastare i forti, fortissimi britannici, che hanno fermato il cronometro sui 3’54’’267, sarebbe servito un vero miracolo ed era forse troppo chiedere agli azzurri di eliminare Sir Bradley Wiggins e compagni dalla corsa per l’oro nel Mondiale di casa. Comunque vada a finire questa sera i ragazzi di Marco Villa si meritano soltanto applausi scroscianti, perché stanno disputando un Mondiale di grande orgoglio. Dopo cena mettetevi pure comodi sul divano, ci attende una grande sfida per il bronzo (diretta tv su RaiSport 2). Non sarà facile, perché la Danimarca, ieri quinta nelle qualificazioni alle spalle dell’Italia, quest’oggi si è superata, sbarazzandosi dell’Olanda con un tempo fantastico: 3’54’’940. Ma si sa, ogni gara fa storia a sé.
La Gran Bretagna raggiunge nella finalissima l’Australia, che nella gara precedente aveva eliminato la Nuova Zelanda correndo in 3’54’’029, il migliore tempo registrato fin qui in questa edizione iridata. Nell’altro abbinamento la Russia ha sconfitto la Germania, ma il suo 3’59’’940 non è valso la finalina, essendo stato sopravanzato proprio da quello dell’Italia.
Il chilometro da fermo maschile, gara che si è corsa immediatamente prima delle semifinali dell’inseguimento a squadre, ha incoronato come nuovo campione del mondo il tedesco Joachim Eilers, che con il suo 1’00’’042 ha realizzato il nuovo record della pista. Beffato l’olandese Theo Bos, professionista su strada con la Dimension Data e già oro nella specialità al Mondiale di Los Angeles del 2005. Bronzo al francese Quentin Lafargue.