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L’ex Segretario Generale e Presidente dell Federazione Internazionale del sollevamento pesi, Tamas Ajan, ha rassegnato le sue dimissioni nel corso delle indagini per corruzione partite dopo la messa in onda di un documentario televisivo tedesco. Il presidente della FIPE e della Federazione Europea, Antonio Urso, ha da sempre cercato di porre fine al regno dell’81enne ungherese e, infatti, le sue dichiarazioni sono state decisive per il servizio messo in onda da ARD. Urso ha provato due volte a diventare presidente dell’IWF senza avere successo, ma l’italiano non si e’ arreso, riuscendo a portare a casa importanti risultati. A lui si devono la grande pulizia in ambito continentale,il cambiamento delle regole di qualificazione olimpica e il cambio di rotta dell’intero movimento della Pesistica Mondiale.
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Il Cio, tra l’altro, ha messo sotto esame la disciplina fino a Parigi 2024, auspicando degli importanti cambiamenti. Le dimissioni di Ajan hanno, dunque, anticipato la decisione del Consiglio Direttivo, dando inizio ad un nuovo ciclo per la Pesistica Mondiale, con Antonio Urso grande protagonista: “Le cose per fortuna, nel bene e nel male hanno tutte un ciclo. La vita e’ ciclica, le attivita’ umane sono cicliche. La fortuna della ciclicita’ sta nel fatto che il cambiamento porta a pensare a nuove prospettive a disegnare nuovi scenari e a riprogrammare la vita. In questo caso la disparita’ che ho dovuto fronteggiare e’ stata di gran lunga superiore alla mitica battaglia tra Davide e Golia. Ho dovuto combattere contro un avversario che ha avuto il supporto di tutto un mondo che ha rappresentato la cattiva pesistica e tra queste, nazioni con un peso specifico in ambito sportivo molto determinante”.
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