“L’Europeo ci lascia molto soddisfatti, per le medaglie arrivate con ben sette atleti differenti, che evidenziano l’ottimo stato di salute del pentathlon moderno italiano”. Lo ha detto il Direttore Tecnico del pentathlon moderno azzurro, Andrea Valentini parlando degli Europei di Budapest, dove l’Italia ha vinto il medagliere con cinque medaglie, tra cui l’argento individuale di Giorgio Malan. “Un Europeo che ci lascia soddisfatti anche per l’ottimo stato di forma di Matteo Cicinelli e Giorgio Malan. Elena Micheli non ha potuto gareggiare al meglio pagando particolarmente le temperature proibitive nel giorno della sua finale. Però c’è molta serenità nell’ambiente e dopo questo Europeo ci avviciniamo a Parigi ancora più convinti di poter far bene – ha aggiunto -. E convinti che chi sta alle spalle dei nostri portacolori ai Giochi sta svolgendo un ottimo lavoro. Ottime, poi, le prestazioni nelle staffette, e l’ottavo posto di Federico Alessandro che dimostra che i nostri giovani dietro scalpitano. Non sono stati da meno, infine, atleti che tanti davano per finiti come Daniele Colasanti, che ha dimostrato di essere ancora in grado di dire la sua. Un movimento che cresce con i giovani e tiene con i più grandi. – ha concluso Valentini tracciando un bilancio dell’ultimo appuntamento internazionale prima dei Giochi Olimpici di Parigi– Tornare a casa con tutte queste medaglie non può che renderci felici. E adesso arriva il momento clou della stagione”.
Soddisfatto anche il Presidente della Federazione Italiana Pentathlon Moderno Fabrizio Bittner: “Gli Europei in edizione preolimpica sono ovviamente diversi, ma nello sport funziona che chi è assente ha sempre torto e chi è presente ha ragione. – ha evidenziato – I risultati sicuramente ci rinfrancano non solo perché siamo vicini ai Giochi Olimpici, ma ci danno conferma che in questi anni è stato fatto un lavoro importante, sia tra gli assoluti che nel settore giovanile. Siamo contenti di un’ottima conferma di Giorgio Malan, di Matteo Cicinelli in avvicinamento alle Olimpiadi. Elena Micheli ha chiuso con un buon piazzamento e una prova di scherma un po’ sottotono rispetto alla sua media, ma è un’atleta che sa perfettamente quali sono le sue peculiarità e ha dimostrato di saperle mettere a frutto nei momenti che contano. Importanti, poi, i risultati in staffetta e soprattutto a squadre che denotano la significatività del movimento, che il pentathlon italiano è in salute e che in Europa ci siamo collocati ancora al vertice. Il pentathlon in questi tre anni è cresciuto molto, dal livello giovanile, che è stato incrementato, fino al livello assoluto. Andiamo a Parigi – ha concluso Bittner – con cinque atleti qualificati, due donne e una terza che non gareggerà, e due uomini, dimostrazione del grande lavoro fatto, considerando che a Tokyo eravamo con due donne e senza uomini. Di questo devo ringraziare tutti gli staff tecnici che hanno lavorato e stanno lavorando per l’appuntamento olimpico e in vista dei prossimi impegni giovanili”.