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La resiliente Italia di Martina Miceli cede in finale per 8-7 a un’Ungheria superiore fisicamente e più fresca dopo le otto partite giocate in dieci giorni. Le azzurre hanno nonostante tutto meritato l’argento grazie alla loro compattezza, alla grinta e alla determinazione: esaltato a riguardo il pubblico della Scandone, che celebra l’argento dell’Italia in questa 30esima Universiade.
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L’episodio decisivo che fa svoltare il match in favore delle ungheresi è il rigore che Kiss para a Ranalli: rigore che, se sfruttato, avrebbe portato le azzurre sul 6-6; l’Italia subisce il contraccolpo e le magiare scappano sul determinante 8-5 con gli squilli di Gemes ed Hertzka. Cocchiere e Millo riportano in scia le azzurre a settanta secondi dalla conclusione ma l’Ungheria difende bene nell’ultimo minuto che si chiude con il tiro della disperazione di Sparano parato dalla collega Kiss. Per l’Italia a segno con una doppietta Centanni, Cocchiere e Millo e una volta Storai.
Per quanto riguarda la pallanuoto maschile gli azzurri trionfano contro la Russia per 14-6 in un match mai stato in discussione, nel quale Cannella con una quaterna e Alesiani con una tripletta hanno fatto da fattatori. Nell’atto finale della 30esima Universiade gli azzurri dovranno ora affrontare gli USA, i quali si sono imposti 12-9 sull’Ungheria.
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