La guerra non fa sconti neanche allo sport. L’ultimo atleta a cadere in Ucraina è l’ex capitano della nazionale di pallanuoto Yevhen Obedinsky, morto mentre combatteva per difendere la martoriata Mariupol dall’assedio. A riferirlo è stato il padre di Obedinsky secondo cui il ragazzo sarebbe morto lo scorso 17 marzo. L’ex pallanuotista è solo l’ultimo di una lunga lista di sportivi morti per difendere il proprio Paese. Salgono infatti a trentaquattro gli atleti deceduti.
Ha scandalizzato il mondo l’uccisione di Kateryna Dyachenko, stella della ginnastica ucraina morta a soli 11 anni. Anche la ragazzina ha perso la vita sotto le bombe di Mariupol, diventata simbolo del martirio ucraino, dove viveva con la sua famiglia. Sempre tra la devastazione di Mariupol, ma questa volta in battaglia, sono morti anche Maksym Kagal, primo campione del mondo di kickboxing nella squadra nazionale ucraina, e Yegor Birkun, campione di arti marziali miste, celebrato come un eroe nazionale dalla sua federazione. Tra le vittime anche il vogatore Ivan Shchokin, e i calciatori Dmytro Martynenko, ex attaccante dell’Hostomel, e Vitalii Sapylo, giocatore del Karpaty di Leopoli.