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Il commissario tecnico della Nazionale maschile di pallanuoto, Sandro Campagna, nel corso dell’evento ‘Allenare l’Azzurro – Ct a confronto’, tenuto presso la Sala d’Onore del Coni a Roma, ha raccontato alcuni dettagli del suo sport: “Nella pallanuoto i dettagli fanno tantissima differenza tra una vittoria ed una sconfitta, quindi serve sempre molto controllo emotivo in momenti delicati. Quello che chiedo ai miei ragazzi per il futuro è maggior impegno nel non protestare nei confronti degli arbitri, sono sicuro che questo può fare la differenza. Il 70% dei falli in una partita avviene sott’acqua, è difficile per un arbitro e molte volte si sbaglia, ma pure se c’è un’ingiustizia bisogna stare zitti. Una vittoria alle Olimpiadi potrebbe passare da questi dettagli“.
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“Secondo me una squadra deve essere formata dai 13 giocatori più funzionali ad un’idea di gioco, non tanto da quelli più forti. Ovviamente io ho bisogno di grandi giocatori ma anche di tutti quelli che ci sono dietro. Nel 2009 ero da pochi mesi sulla panchina azzurra e ottenni il mio risultato peggiore, ma parallelamente è iniziato un percorso con i giovani. Credo che un ct debba essere visionario, preparare i giovani per farli diventare campioni olimpici e dargli degli obiettivi in generale. In questo senso c’è una bella collaborazione con tutti i club italiani, c’è molto dialogo con ogni allenatore e la possibilità di seguire i ragazzi. Tutto ciò è importante perché il miglioramento di un atleta è fondamentale sia per la Nazionale che per il club”, ha concluso Campagna.
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