Spesso nello sport si tende ad abusare dell’espressione “a testa alta” in riferimento a una sconfitta, ma se la protagonista in questione è l’Italia della pallamano, allora il concetto è perfettamente condivisibile. La Nazionale azzurra perde contro i vicecampioni olimpici della Germania e non riesce a centrare l’accesso ai quarti di finale, ma offre un’altra enorme prestazione in linea con quanto già visto nel corso di questo torneo e più in generale negli ultimi mesi. Un cammino straordinario da parte della squadra allenata da Riccardo Trillini, che quest’oggi alla Jyske Bank Boxen di Herning ha giocato sostanzialmente alla pari per quasi 60′ contro una delle compagini più forti al mondo, cedendo solo con il punteggio di 34-27 dopo aver chiuso il primo tempo sotto di due lunghezze sul 15-13 e prima dell’allungo da parte della forte formazione avversaria nei primi minuti della seconda metà di gara.
IL RACCONTO DELLA GARA
Un inizio molto equilibrato, in cui è addirittura l’Italia a fare la voce grossa nei primi minuti, andando avanti prima 2-1 e poi 4-2 dopo le reti dei gemelli Mengon. La Germania risponde ai colpi inferti dagli Azzurri e riporta il punteggio in parità sul 4-4 con i gol di Kastening e Uscins, così come reagisce nuovamente quando torna sul 7-7 dopo essersi ritrovata sotto di tre reti sul 7-4 per l’Italia. Equilibrio che in ogni caso prosegue per tutti e trenta i minuti di gioco del primo tempo, ma è la Germania che inizia a carburare e a trovare l’allungo prima sul 10-13 e poi sul 13-15 all’intervallo.
La sensazione è che la partita stia lentamente cambiando e cosi di fatto è, perché al ritorno in campo il parziale si allunga e la Germania vola sul +6 quando lo score recita 14-20. L’italia prova quella che è probabilmente l’ultima reazione, tornando a -3 sul 17-20, ma la gestione dei Franz Semper e compagni è da grande squadra, non permettendo più agli Azzurri di rientrare veramente in corsa fino al definitivo 27-34.
ORA LA SVIZZERA
Il portiere tedesco Wollf si prende la scena in particolar modo nella seconda frazione di gioco e viene premiato come MVP di una partita in cui la squadra teutonica mette a segno il parziale decisivo grazie a Timo Kastening (otto gol per lui) e Julia Koster (che chiude con 5 gol e il 100% di realizzazione). In chiave azzurra, ancora un’ottima performance da parte di Leo Prantner, con otto marcature e l’80% al tiro.
Germania che centra l’accesso ai quarti con una giornata d’anticipo, mentre gli Azzurri dovranno smaltire questo secondo ko nella competizione iridata per scendere in campo pronti a dar tutto nella sfida in programma sabato contro la Svizzera. Ci sarà presumibilmente in palio il terzo posto del girone e quindi la possibilità di accedere alla fase in cui si assegneranno poi le posizioni dalla nona alla dodicesima. Un risultato storico a prescindere per chi sta difendendo la maglia della Nazionale, che finora aveva partecipato soltanto all’edizione del lontanissimo 1997 chiudendo al diciottesimo posto.
TRILLINI: “DOBBIAMO ESSERE FIERI”
Al termine del match ha parlato il commissario tecnico della Nazionale, Riccardo Trillini, in conferenza stampa: «Abbiamo lottato, lo abbiamo fatto per tutta la partita e sono orgoglioso di questo e dei ragazzi. Nello spogliatoio a fine partita nessuno parlava, c’era tristezza e questo vuol dire che noi credevamo di potere battere la Germania, di giocare alla pari contro un’avversaria di questo livello. Tre o quattro anni fa nessuno avrebbe pensato che l’Italia avrebbe potuto giocare una partita come questa, per cui dobbiamo essere fieri di ciò che abbiamo fatto. Il nostro Mondiale è stato fantastico».Â