A Eskisehir il secondo confronto tra Turchia e Italia finisce 30-28 (p.t. 13-10) in favore dei padroni di casa, che fanno il bis dopo il successo ottenuto col risultato di 24-23.
Dopo il massimo vantaggio turco sul 18-12 arriva la reazione azzurra che mantiene la sfida in parità fino al 27-27. Nel finale però la Turchia trova i punti decisivi per il definitivo 30-28. Il direttore tecnico Riccardo Trillini analizza la doppia sfida e ne estrapola dati positivi e negativi, queste le sue parole: “Perdere due partite di misura in trasferta, dove sicuramente il clima generale attorno alla squadra di casa è favorevole, ci può stare. Meno accettabile è l’approccio mentale che abbiamo avuto, soprattutto da parte di alcuni giocatori che di solito trascinano la squadra. Questo forse perché non si trattavano di due partite ufficiali, ma non è una motivazione valida”.
Continua poi l’allenatore azzurro: “Le due partite erano soprattutto un test per provare la 5-1 in difesa e adottarla oggi nel momento in cui eravamo in svantaggio, ad esempio, ci ha permesso di rimontare. Solo gli episodi ci hanno impedito poi di girarla in nostro favore. Buono l’apporto che ci è arrivato dai più giovani. Abbiamo positivamente impiegato per larghi tratti Mengon da centrale. È indubbio, invece, il miglioramento che dovremo avere da un punto di vista mentale, perché ogni partita per noi è un’occasione per migliorarci”.
Il 23 ottobre, sempre alle 18, l’Italia chiuderà il suo programma a Eskisehir contro la Nord Macedonia.