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“Ci sono tanti temi sul tavolo internazionale del padel e molti sono di tipo commerciale. Ciò che posso dire è che Premier Padel lo scorso anno ha dimostrato di essere un circuito migliore e questi giorni a Doha ci hanno confermato che vogliono crescere ulteriormente”. Queste sono le parole di Ale Galan, numero uno del mondo e presidente dell’associazione giocatori (PPA). Dopo il successo che è valso per lui e Juan Lebron l’accesso ai quarti di finale del Premier Padel di Doha, Galan ha parlato delle possibilità di sviluppi futuri: “Se l’accordo dovesse andare in porto penso che sarebbe solo un bene perché più attori potranno contribuire a migliorare il gioco ed il circuito. Sicuramente ci aiuterebbe terminare questa guerra”. In quest’ottica un altro passo che la coppia ed i rispettivi colleghi vorrebbero fare è quello di togliere l’obbligatorietà di partecipazione da alcuni tornei: “Naturalmente si può fissare con tour ed associazione un minimo di tornei che dobbiamo giocare. Però non possiamo giocare ogni settimana con l’obbligo, lo scorso anno queste regole ci hanno fatto consumare tante energie”.
Campioni Major nelle tappe di Roma e Parigi, Lebron e Galan si presentano alla nuova stagione come coppia consolidata, a differenza di tanti nuovi team. Questo apre le porte su quello che potrebbe essere un obiettivo inedito, vincere tutti i quattro major per fare il primo “grande slam” della disciplina: “Non ci abbiamo pensato ancora. A noi naturalmente piacciono i tornei importanti e la competizione. Su questi palcoscenici giochiamo meglio però alla fine noi vogliamo vincere tutti i tornei”. In Qatar oltre alla seconda coppia del seeding Di Nenno/Stupaczuk, si è subito mostrato competitivo il duo formato da Agustin Tapia e Arturo Coello. “Coello e Tapia sono due giocatori con grandi qualità, questo già lo sapevamo e non è quindi una sorpresa che insieme possano fare bene”, il commento di Lebron sui due. Imbeccato nuovamente sulla differenza tra Premier Padel e World Padel Tour, l’atleta di El Puerto de Santa María ha aggiunto: “La presenza della stampa è una grossa differenza tra i due tour ed è qualcosa che per noi giocatori conta. Il legame con la gente anche è importante e lo abbiamo sentito in piazze importanti, soprattutto a Roma e Milano. Qual è stato il mio torneo preferito? Milano come ho detto è stato incredibile, ma anche il Foro Italico è da lasciare senza fiato”. Dello stesso parere Galan che chiude aggiungendo: “Pensare di aver giocato il primo Roland Garros del padel ci lascia senza fiato. Poi è stato bello giocare in casa a Madrid. Difficile scegliere, alla fine diciamo che ci piacciono quelli che vinciamo (ride, ndr)”.
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