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“Roma? Penso che giocheremo sul centrale del tennis in occasione del Major del circuito Premier Padel. Faremo delle riunioni la prossima settimana, ma lo spettacolo dell’anno scorso ci dà un motivo per osare”. Luigi Carraro, presidente della Federazione Internazionale Padel ha parlato in occasione del Premier Padel di Doha. Dal Qatar il numero uno della federazione ha parlato del prossimo appuntamento, quello di Roma. Dopo aver dato quasi per fatta la presenza delle donne, Carraro ha ipotizzato anche la possibilità di giocare sul centrale: “Sarebbe magnifico riuscirci. La data? Preferivamo giugno, ma anche a luglio ci sono dei bei presupposti in particolare per quelle che saranno le serate romane”. Il futuro passerà anche dai dialoghi aperti con il World Padel Tour, ma al momento non ci sono novità: “Abbiamo annunciato l’apertura della conversazione con il WPT e quando queste contrattazioni produrranno effetti torneremo a comunicare. Fino ad allora quello che succede è tutto riservato, questa riservatezza deve essere rispettata da tutte le parti”.
Dal 2024 potrebbero cambiare molti aspetti del circuito Premier Padel, a partire dalla completa attuazione del nuovo calendario. “La nostra struttura sarà idealmente composta da 4 major, tra gli 8-10 P1, ed i restanti tornei saranno P2 per arrivare ad un massimo di 24 tornei – l’idea di Carraro -. Dall’anno prossimo che il calendario lo potremo gestire completamente noi, faremo che ogni major sia nella corretta città nel periodo migliore. I big giocheranno i P2 in base alle necessità di classifica, perché queste scelte saranno importanti per giocarsi la vetta del ranking. Dal 2024 dovremmo avere dunque 24 tornei Premier Padel ed un centinaio di eventi del Cupra FIP Tour”. Tra i miglioramenti che invece l’organizzazione proverà ad attuare nei prossimi mesi c’è quello riguardante la procedura VAR, che ad ogni livello ha dei limiti: “Siamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto, ma tutte le parte in causa nel tour sono maniacali nei dettagli e per questo vogliamo sempre migliorare. Nel Padel per esempio non è chiaro come fare il VAR e stiamo cercando di trovare il metodo migliore e stiamo avviando uno studio per riuscire a decidere in maniera corretta”. In conclusione il presidente si è lasciato andare anche ad un commento sul pickleball: “Non l’ho mai provato però mi incuriosisce. È uno sport che ha varie associazioni, ma non una federazione di riferimento. Un dialogo potrebbe aiutare entrambe le parti, prima però voglio provarci a giocare e poi vediamo”.
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