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Dall’inviato a Doha
Campione d’Italia con l’Aniene e finalista del WPT di Miami, Lucas Campagnolo ad inizio anno ha scommesso sulla partnership con Javi Garrido e sul cambio di posizione in campo. La finale raggiunta in Florida ha dato presto ragione al brasiliano, regolarmente al via del Qatar Major, primo evento e slam della storia di Premier Padel: “Io e Javi siamo molto contenti di essere a Doha e di aver fatto in qualche modo la storia giocando il primo match sul centrale nella giornata inaugurale di main draw. Abbiamo iniziato la nostra avventura con due buone vittorie e non potremmo essere più contenti”. L’attuale numero 24 del ranking WPT si è presentato all’appuntamento qatariota da numero undici del seeding insieme al compagno spagnolo. L’impatto con l’evento è stato perfetto, in campo e fuori: “Il Mondiale 2021 è stata la manifestazione migliore a cui io abbia mai partecipato: organizzazione e hospitality sono state impeccabili. Non avevo dubbi che anche questo torneo sarebbe stato grandioso e penso che noi giocatori ci meritassimo qualcosa di simile”.
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Sull’onda dell’entusiasmo per le vittorie americane su Sanchez/Lima e Tapia/Gutierrez, Campagnolo si era già tolto qualche sassolino dalla scarpa e rilancia: “Non c’era fiducia nella nostra coppia, Javi è stato il primo a scommettere su di me. La finale di Miami ha subito cambiato il nostro anno, adesso siamo certi di poter essere competitivi. Il cambio di lato era stato preso con scetticismo da molti, ma abbiamo raccolto i frutti. Poi anche fuori dal campo le cose vanno alla grande ed è fondamentale. Alla fine in questa disciplina si vive in simbiosi con il compagno: si viaggia insieme, si mangia insieme e ci si allena insieme. Ho fatto un azzardo per giocare con lui e sono contento perché ho trovato un compagno molto professionale, ma questo già lo sapevo”. Il sudamericano infine chiosa con un pensiero su ciò che sarà la stagione: “Tantissime coppie ora giocano per arrivare in finale, quest’anno secondo me saranno diverse a riuscirci. Azzardo e dico che addirittura 13-14 coppie possono competere per andare in finale ad ogni torneo. Ogni manifestazione adesso va affrontata al massimo perché gradualmente c’è sempre meno tempo per ingranare, bisogna subito alzare il rendimento. Anche i top iniziano a rischiare di uscire al primo o al secondo turno”.
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