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Fece notizia qualche settimana fa quando, il judoka algerino Fethi Nourine, ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, decise di rinunciare a gareggiare nella categoria -73 kg per evitare, in caso di successo all’esordio, di affrontare al secondo turno l’israeliano Tohar Butbul. L’atleta algerino e il suo allenatore, Amar Benikhlef, sono stati sospesi per dieci anni dalla Federazione internazionale del judo (Ijf). La commissione d’inchiesta, appositamente creata per l’accaduto, ha emesso oggi il proprio verdetto, spiegando che sono stati “utilizzati i Giochi come veicolo di protesta e di propaganda politica e religiosa. Una chiara e grave violazione degli statuti Ijf, del codice etico Ijf e della Carta Olimpica. Pertanto, non può essere imposta altra sanzione se non una sospensione severa”. La sospensione, in vigore fino al 23 luglio 2031, potrà essere impugnata presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS).
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