“In Giappone portare la bandiera tricolore sarà una grande gioia. Me lo ha comunicato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, mentre ero in ritiro. L’ho confessato solo a mia mamma e al mio ct, poi ho atteso l’ufficialità della notizia”. Queste le parole della portabandiera italiana alle Olimpiadi di Tokyo Jessica Rossi, intervenuta ai microfoni di “Un Giorno da Pecora”, in onda su Rai Radio1.
L’azzurra è stata la vincitrice della medaglia d’oro a Londra 2012 nel trap femminile: “A Londra ho fatto soltanto 99 su 100? – ha continuato ironicamente – Ero particolarmente concentrata. Ho sbagliato soltanto il 17esimo centro nella finale. Sfortuna nel numero? No, non ci ho pensato. Facciamo tanta preparazione, sul campo e in palestra. Ci vuole tanto allenamento e anche tanta ‘testa’”.
“Sarà bello vivere questa emozione assieme a Viviani, che ancora non ho sentito. E’ bello che una donna porti il tricolore” ha proseguito. “Quando ho cominciato? Avevo sette anni e mio padre, che praticava tiro a volo, mi fece provare due piattelli”, ha precisato l’azzurra. “I Giochi a rischio? Io spero di no. Sarà tutto un po’ ristretto e molto controllato: sarà una Olimpiade diversa”, ha continuato la campionessa di tiro a volo.
“I miei punti di riferimento? La Idem o la Vezzali, direi. Hanno sempre veicolato i valori sani dello sport. Il calcio? Non lo seguo. Il Ddl Zan? Spero che vada avanti”, ha concluso.