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La notizia fu data già pochi giorni dopo la finale della staffetta nei 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo, e adesso c’è anche la conferma. Lo staffettista britannico Chinjindu Ujah, ha assunto sostanze vietate. Queste sostanze sono state rilevate nel secondo campione del velocista britannico. Con la sua squadra, Ujah aveva vinto la medaglia d’argento nella finale, vinta invece dal quartetto azzurro composto da Patta, Jacobs, Desalu e Tortu. La conferma ufficiale è stata ora data dall’Agenzia internazionale per il controllo del doping. Lo stesso Ujah era stato sospeso già dallo scorso 12 agosto dalla Athletics Integrity Unit dopo che le prime analisi avevano evidenziato la “presenza/uso di una sostanza proibita (Ostarine e S-23)”. Ora il caso e’ stato trasferito al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) che dovrà pronunciarsi su un’eventuale squalifica della squadra britannica.
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