Ma Long ha ottenuto il quarto oro olimpico della sua carriera, il secondo in singolare, dopo aver sconfitto il connazionale Fan Zhendong in finale alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Trionfo significativo del noto pongista cinese, superiore all’avversario più quotato per 4-2 (11-4, 10-12, 11-8, 11-9, 4-11, 11-7). Inizio di match straordinario per Long, galvanizzato dal prestigio dell’appuntamento e performante con accelerazioni fulminee, ‘asfissiando’ sportivamente l’opponente di riferimento. Reazione d’orgoglio di Zhendong, abile a spuntarla nel secondo parziale, ma crollato di misura successivamente, sino al 4-1 in suo sfavore. Nuovo sussulto d’onore del favorito in finale, nel quinto set, ma sesto parziale decisivo per le sorti dell’incontro, amministrato senza troppi problemi dall’icona Long. Dopo l’oro a squadre a Londra 2012 e il bis aureo (singolare e squadre) di Rio de Janiero 2016, un’altra affermazione eccezionale di Long ai Giochi Olimpici, questa volta in territorio degli acerrimi rivali giapponesi. Finalina del bronzo invece conquistata a sorpresa dal tedesco Dimitrij Ovtcharov, sebbene particolarmente temibile e conosciuto nel settore, ai danni di Yun-Ju Lin, giocatore di Taipei. Il talento teutonico, tra i migliori rappresentanti del movimento dopo Timo Boll, ha superato l’opponente per 4-3 (13-11, 9-11, 6-11, 11-4, 4-11, 15-13, 11-7). Secondo bronzo olimpico in carriera per Ovtcharov, di chiari origini ucraine, dopo Londra 2012.
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