Julius Ssekitoleko è stato individuato e riconosciuto in Giappone, esattamente a 200 km dalla sede del ritiro dell’Uganda. L’atleta africano si era allontanato spontaneamente dai propri colleghi e connazionali, dileguandosi rapidamente e probabilmente durante la notte di Osaka, precisamente a Izumisano. Dopo l’allarme lanciato dal team ugandese sono iniziate le ricerche, sebbene il biglietto scritto e lasciato in ritiro da Ssekitoleko fosse eloquente e iconico; “Non voglio tornare nel mio Paese”. La buona notizia divulgata dagli organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo è che l’atleta sia in ottima salute, seppur presenti naturalmente delle componenti di disagio a livello umorale. Non è chiaro se Ssekitoleko parteciperà regolarmente ai Giochi, ma la famiglia e gli amici saranno sollevati nel sapere che stia bene; la volontà del pesista ugandese, però, fa riflettere per quanto concerne la sua contrarietà al ritorno in patria.
Tokyo 2020, ritrovato Julius Ssekitoleko: individuato a 200 km dai colleghi
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