Julius Ssekitoleko è stato rimpatriato. Il ventenne pesista ugandese, una volta arrivato a Tokyo con la delegazione olimpica, si era dileguato alla ricerca di una “vita migliore” dopo la mancata qualificazione per la sua gara. Il ministro degli Esteri dell’Uganda Henry Okello Oryem martedì l’ha definita “una condotta inaccettabile e un tradimento“. Atteso all’aeroporto di Entebbe da ufficiali governativi, come ha spiegato l’esecutivo in una nota l’atleta ha “violato il codice di condotta” della squadra olimpica ugandese e ora “andrà in terapia”. Il governo si è detto “impegnato nella riabilitazione” di Ssekitoleko, per aiutarlo nella sua carriera “ma anche per fargli capire che certe cattive condotte non solo danneggiano lui come atleta ma anche gli altri sportivi di altre discipline a livello nazionale”.