In seguito alla squalifica della Russia per via della manipolazione dei dati antidoping, è sorto un nuovo problema in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’inno nazionale non potrà risuonare in caso di medaglia d’oro, perciò bisogna trovare una musica alternativa. L’iniziale proposta della canzone ‘Katyusha’ non è stata approvata poiché sarebbe comunque riconducibile alla Russia.
Il Comitato olimpico del paese ha dunque avanzato l’ipotesi di utilizzare il Concerto per pianoforte n. 1 di Tchaikovsky. Le note hanno già risuonato ai Mondiali di pattinaggio velocità e a quelli di short track, nonché ai Mondiali di pattinaggio artistico attualmente in corso a Stoccolma.
Come se non bastasse, in vista dei Giochi Olimpici gli atleti russi non potranno indossare uniformi con la propria bandiera a meno che non prevedano anche la scritta ‘atleta neutrale’ di eguale grandezza. L’acronimo utilizzato, inoltre, sarà “Roc” e non “Rus” fino al 16 dicembre 2022, perciò varrà anche per le Olimpiadi invernali di Pechino.