Olimpiadi Tokyo 2020

Tokyo 2020, pallanuoto, Campagna: “Olimpiade che fa male, siamo delusi”

Sandro Campagna
Sandro Campagna - Foto Sportface

La partita era da vincere già nei tempi regolamentari. C’è stato più ordine in attacco, seppur l’intensità non fosse altissima. Del resto si affrontavano due squadre che ambivano a conquistare una medaglia nella finale per il settimo posto, alle 9,30 del mattino, quindi con motivazioni che non potevano essere al 100%. All’interno del nostro staff abbiamo cominciato a fare delle analisi, anche se poi approfondiremo con maggiore calma e a mente fredda tutto ciò che è avvenuto. Un’Olimpiade così fa male, c’è grande delusione, ma può essere un trampolino di lancio per una rinascita immediata. Sono stati cinque anni durante i quali abbiamo dato corpo a un ricambio generazionale; nei primi due anni avremmo anche potuto prendere una medaglia europea per il famoso gol/non gol di Figlioli, che con le tecnologie di oggi avrebbero convalidato. Nel 2019 abbiamo conquistato il titolo mondiale”. Questa è l’analisi proposta da Sandro Campagna, commissario tecnico dell’Italia della pallanuoto, dopo il settimo posto alle Olimpiadi di Tokyo. Al termine del match contro il Montenegro, terminato ai rifori in favore degli azzurri, la guida tecnica italiana ha tentato di tirare le somme di una spedizione olimpica tutt’altro che soddisfacente. Dalla potenziale lotta per una medaglia al settimo posto; Settebello non esaltante, ma quantomeno con buone prospettive future.

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