Gregorio Paltrinieri ci prova ma è quarto in 14:45.01 nei 1500 metri di nuoto alle Olimpiadi di Tokyo 2020. SuperGreg parte forte, provando ad imporre il ritmo come fatto negli 800, ma questa volta gli avversari non si fanno sorprendere e nella seconda metà di gara la lotta per il podio rimane a tre. La medaglia d’oro va allo statunitense Bobby Fink, che centra la doppietta 800-1500 grazie ad una grande ultima vasca (14:39.65). Argento per l’ucraino Mykhailo Romanchuk (14:40.66), mentre il tedesco Florian Wellbrock è di bronzo (14:40.91) dopo una bella accelerazione nel penultimo 50 che sembrava lanciarlo verso il titolo.
LE PAROLE DI GREGORIO PALTRINIERI
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GLI AZZURRI IN GARA, GIORNO PER GIORNO
L’Italia festeggia però la medaglia di bronzo della staffetta 4×400 maschile, con l’Italia che chiude con il nuovo record italiano in 3:29.17 e rimane davanti alla squadra russa, quarta in 3:29.22. Grande frazione in apertura di Thomas Ceccon (52.52), poi Nicolò Martinenghi (58.1) e Federico Burdisso (51.07) e infine Alessandro Miressi che resiste agli attacchi avversari ( 47.4). Oro agli Stati Uniti col record del mondo in 3:26.78, davanti alla Gran Bretagna (3:27.51). Non riesce invece a migliorarsi la staffetta femminile 4×100 mista, dove l’Italia chiude sesta in 3:56.68 con le frazioni di Margherita Panziera (1:00.03), Martina Carraro (1:05.88), Elena Di Liddo (56.96) e Federica Pellegrini (53.81). Oro e record olimpico per l’Australia (3:51.60), che precede Stati Uniti (3:51.73) e Canada (3:52.68.
La finale dei 50 stile libero maschili va, come da pronostico, a Caeleb Dressel. Lo statunitense parte forte e conquista il quarto titolo a cinque cerchi con tanto di record olimpico in 21.07. Argento per il francese Florent Manaudou (21.55), mentre il brasiliano Bruno Fratus è di bronzo (21.57). L’azzurro Lorenzo Zazzerri chiude settimo in 21.78. Record olimpico anche per l’australiana Emma McKeon, che in 23.81 precede la svedese Sarah Sjoestroem (24.07), reduce da una stagione travagliata per via della frattura al gomito. Bronzo per la campionessa olimpica uscente, la danese Pernille Blume (24.21).
“Questa finale è tanta roba – dice un soddisfatto Zazzeri ai microfoni Rai -, prima dell’Olimpiade non mi sarei aspettato di essere così competitivo. Ora non mi posso più nascondere, devo lavorare tanto per realizzarmi anche a livello individuale oltre che in staffetta. Sono paurosamente vicino alle medaglie, con un 21″5 si saliva sul podio. Io ho nuotato 21″7 e sono molto contento. Da un lato forse è anche positivo che non abbia vinto la medaglia, perché ora finisce questo quadriennio e ne inizia uno nuovo con tantissima motivazione e obiettivi diversi“.