Si infittisce il mistero di Julius Ssekitoleko, pesista ugandese scomparso quasi tre giorni fa dopo aver lasciato improvvisamente il ritiro della sua squadra a Izumisano, nella prefettura di Osaka. L’atleta martedì prossimo dovrebbe lasciare il Giappone, dopo aver saputo che non avrebbe fatto parte della squadra per i Giochi. Solo un biglietto e una volontà sono le piste perseguibili: nel biglietto l’ugandese spiega di voler cercare un lavoro in Giappone; si sa, poi, come lui voglia acquistare un biglietto per un treno veloce per la città di Nagoya.
Testimoni lo avrebbero visto in stazione nelle prime ore del mattino di venerdì, lo stesso giorno in cui avrebbe dovuto fornire un campione di test Covid-19 e la cui mancata presentazione ha fatto scattare l’allarme. Nel biglietto ritrovato, il pesista sottolineava di non voler tornare in Uganda e chiedeva ai dirigenti della sua squadra di restituire i suoi averi alla moglie. La delegazione ugandese è stata tra le prime squadre ad arrivare in Giappone per le Olimpiadi di Tokyo e il 19 giugno due membri sono risultati positivi allo sbarco all’aeroporto di Narita. La squadra ha iniziato poi ad allenarsi a Izumisano, cittadina della prefettura di Osaka, il 7 luglio corso, dopo aver completato la quarantena.