Christine Mboma, atleta 18enne rivelazione dei 400m, non potrà partecipare alla gara su tale distanza alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Dagli esami svolti in Italia, alla namibiana e alla connazionale Beatrice Masilingi sono stati riscontrati “livelli di testosterone naturalmente elevati, non idonei per eventi compresi tra i 400 metri ed il miglio (1.609 metri)”. Si tratta di una condizione denominata iperandrogenismo, che aveva condizionato anche la sudafricana Caster Semenya. Il regolamento prevede che gli atleti interessati da tale condizione si sottopongano ad un trattamento per abbassare i livelli di testosterone per 6 mesi prima di poter tornare a competere in competizioni tra i 400m e il miglio.
Tokyo 2020, Mboma esclusa dei 400m per iperandrogenismo
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