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“È una Olimpiade diversa, questo è poco ma sicuro. Ma è l’Olimpiade più importante della storia, perché il fatto che si disputi, che si faccia, ha salvato il principio, il valore, l’evento, ha salvato l’Olimpiade“. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parla in un’intervista al Corriere della Sera dei Giochi, in programma dal 23 luglio all’8 agosto a Tokyo dopo il rinvio di un anno. “Il peso delle porte chiuse? Non c’è dubbio, ma nella vita, e anche nello sport, ci sono momenti in cui non si deve giudicare il valore assoluto di un fatto, di un evento, ma quale sarebbe stata l’alternativa se quel fatto, quella esperienza non si fosse realizzata: credo di aver detto tutto” ha aggiunto Malagò.
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Il numero uno dello sport azzurro ha poi parlato delle speranze di medaglia della delegazione italiana: “Abbiamo la squadra più numerosa e forte di sempre. Può accadere di tutto, mi aspetto che si vada meglio di Rio 2016 (28 medaglie, ndr). Questo è il mio auspicio“. “Vorrei tanto una medaglia d’oro dalla pallavolo – rivela in conclusione Malagò -. Una vittoria in una competizione mixed, formula che avrà il debutto ufficiale in questa Olimpiade, una medaglia d’oro in una nuova disciplina che testimonierebbe il bel lavoro fatto in questo settore dallo sport italiano“.
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