La Federazione internazionale del Judo (Ijf) ha disposto una sospensione di dieci anni nei confronti del judoka algerino Fethi Nourine (categoria -73kg) e del suo allenatore, Amar Benikhlef, in seguito alla decisione presa lo scorso 23 luglio ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 di ritirarsi per non affrontare un atleta israeliano. Nourine aveva affermato che il suo sostegno politico alla causa palestinese gli aveva reso impossibile competere con Tohar Butbul.
Dopo una prima estromissione temporanea dalle competizioni per atleta e allenatore, il 24 luglio scorso l’Ijf aveva formato una commissione d’inchiesta che ora ha concluso il suo lavoro: “è evidente che i due hanno utilizzato i Giochi Olimpici come piattaforma di protesta e promozione della propaganda politica e religiosa– si legge in un comunicato della stessa federazione –, che è una chiara e grave violazione degli statuti Ijf, del Codice etico Ijf e della Carta Olimpica. Pertanto, in questo caso non può essere imposta altra sanzione se non una sospensione severa”. Il provvedimento è valido fino al 23 luglio 2031, ed è impugnabile presso il Tribunale arbitrale dello sport.