Golf

Tokyo 2020, golf: i favoriti della vigilia e gli italiani in gara

Jon Rahm
Jon Rahm, Open d'Italia 2017 - Foto Antonio Fraioli

Tutto pronto al Kasumigaseki Country Club, teatro delle due gare di golf delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Sono in programma la gara maschile e quella femminile, con 60 atleti al via in ognuna di essere per quattro giornate di stroke play e un totale di 72 buche. Un vero e proprio torneo quindi, con campo partenti di altissimo livello nonostante le numerose defezioni e il ridotto numero di “carte” a disposizione di ogni nazione. Andiamo quindi a scoprire insieme quali sono i nomi più attesi nella lotta per le medaglie, dopo che il golf ha fatto il suo grande ritorno a Rio 2016 dopo oltre un secolo di assenza dai Giochi.

GOLF A TOKYO 2020: PROGRAMMA, DATE E CALENDARIO

REGOLAMENTO E FORMAT DELLE GARE

UOMINI – A livello maschile i due principali favoriti saranno senza dubbio lo spagnolo Jon Rahm e lo statunitense Collin Morikawa: il primo è reduce da un terzo posto all’Open Championship e un ruolino di marcia clamoroso nei quattro Major del 2021, con l’apice della vittoria allo US Open; il secondo invece ha proprio trionfato pochi giorni fa al The Open, continuando un’ascesa tanto precoce quanto impressionante. Non mancano però le alternative, a partire dagli altri componenti del Team USA: Justin Thomas, Xander Schauffele e Bryson DeChambeau partono con grandi aspettative, mentre il Giappone spera nell'”eroe” Hideki Matsuyama, costretto a saltare gli ultimi impegni causa Covid ma capace di scrivere la Storia lo scorso aprile diventando il primo nipponico a conquistare il Masters di Augusta.

Detto del numero uno mondiale Jon Rahm, le speranze europee si concentrano soprattutto sui britannici: Paul Casey e Tommy Fleetwood saranno i rappresentanti del Regno Unito, mentre Rory McIlroy e Shane Lowry saranno i portacolori dell’Irlanda, nonostante i commenti non proprio felici del nordirlandese ex numero uno del ranking. Da non dimenticare poi uno dei giovani in maggior ascesa, ossia Viktor Hovland che sta riscrivendo la storia del golf del paese scandinavo. In questo contesto l’Italia schiera Guido Migliozzi e Renato Paratore, con quest’ultimo chiamato a sostituire l’infortunato Francesco Molinari.

Sicuramente le maggiori aspettative sono su Migliozzi, capace di chiudere al quarto posto lo US Open al suo primo Major e di collezionare piazzamenti importanti sullo European Tour che al momento lo tengono anche in corsa per un posto nella squadra europea di Ryder Cup. Un po’ più difficile la stagione di Paratore fino a questo momento, ma sia il vicentino classe ’97 che il romano classe ’96 hanno il talento e lo stile di gioco offensivo che sicuramente serve in una competizione dove conteranno soltanto le prime tre posizioni. Inoltre Paratore è curiosamente l’unico olimpionico nella storia del golf italiano, avendo vinto l’oro alle Olimpiadi giovanili di Nanchino 2014.

DONNE – Nel panorama femminile invece le favorite sembrano divise in maniera più evidente tra l’armata sudcoreana e quella statunitense. A presentarsi come numero uno del ranking è Nelly Korda (figlia di Petr e sorella del talentuoso tennista Sebastian), ma alle sue spalle spingono fortissimo Jin Young Ko, Inbee Park, Sei Young Kim e Hyo-Joo Kim mentre le altre statunitensi sono Danielle Kang, Lexi Thompson e Jessica Korda, che completa un terzetto di fratelli decisamente promettenti nel mondo dello sport di altissimo livello. Tra le altre outsiders da tenere il forte considerazione la neozelandese Lydia Ko.

In questo caso l’Italia è presente con Giulia Molinaro e Lucrezia Colombotto Rosso, proette di elevato profilo che però sinceramente non sembrano poter ambire alle primissime posizioni. Il loro obiettivo sarà sicuramente quello di dare il massimo e fornire la miglior prestazione possibile, confrontandosi direttamente con le migliori al mondo.

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