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“Siamo l’unica squadra che si allena e vive attorno a un centro federale tutte insieme per dieci mesi all’anno. Per noi, che in una bolla siamo un po’ sempre, è stato forse meno traumatico il lockdown dovuto al Covid: l’albergo che ospita le ragazze della squadra in stanze singole, cambiato da poco, è rimasto aperto solo per loro anche tra febbraio e maggio 2020, consentendoci di non interrompere gli allenamenti“. Cristiana Emanuela Maccarani, commissario tecnico dell’Italia della ginnastica ritmica, ha rilasciato un’intervista sul numero in edicola di Famiglia durante il ritiro preolimpico a Follonica.
Nel 2018 la ginnastica ritmica ha visto molti cambiamenti, primo tra tutti il codice dei punteggi: “Il massimo non è più il 10, ma potenzialmente si sale all’infinito e, complice la riduzione delle gare internazionali a causa della pandemia, tutte le squadre hanno messo insieme esercizi irti di difficoltà, senza che però le giurie abbiano avuto molto tempo per dare uniformità all’interpretazione del nuovo codice”.
Tanti i podi conquistati dalle ragazze della ritmica nelle scorse Olimpiadi, ma a Rio 2016 la medaglia è mancata per pochissimi centesimi: “La cosa importante, medaglia o no, sarà tornare con la certezza di aver fatto un esercizio d’alto livello, perchè ti lascia la consapevolezza di ciò che sai fare. Se poi arriva la medaglia naturalmente ci fa felici”.
Le Farfalle, le individualiste Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri, insieme alle cinque componenti della squadra, gareggeranno ai Giochi tra il 6 e l’8 agosto.
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