Carriera leggendaria per il record di 8 Giochi Olimpici disputati, impreziosita da un oro a squadre a Barcellona con la Comunità degli Stati Indipendenti e un argento nel volteggio a Pechino con la Germania. Quest’ultima infatti si offrì di curare suo figlio Alisher, ora 22enne, dalla leucemia e Chusovitina per ringraziare dell’opportunità ricevuta decise di rappresentare quel Paese. Lo stesso accadde per suo marito, il lottatore Bachadir Kurbanov.
Chusovitina avrebbe potuto ritirarsi dopo Londra 2012, con la Germania, ma voleva disputare i Giochi rappresentando anche il suo Paese di origine, l’Uzbekistan. Così la ginnasta ha deciso di proseguire, entrando nella storia dello sport per la sua incredibile longevità. Tante le persone (chiaramente addetti ai lavori e non tifosi) che si sono messe in fila per darle un abbraccio e farsi un selfie con lei. La gara non l’ha vinta, ma non c’è miglior vittoria che quella dell’affetto.