Olimpiadi Tokyo 2020

Tokyo 2020, clamoroso errore di procedura della Polonia: sei nuotatori costretti a tornare a casa

Tokyo 2020

Errore di procedura della Federnuoto della Polonia nell’iscrizione a Tokyo 2020, che ha causato il ritorno a casa di sei atleti. La Polonia risulta essere qualificata ai Giochi con le staffette 4×100 sl uomini e donne, 4×200 sl uomini, 4×100 mista maschile e 4×100 mista mixed, ma per essere inseriti tra gli iscritti gli atleti dovevano aver raggiunto almeno lo standard B FINA per la corrispondente frazione.

Così Alicja Tchórz, Bartosz Piszczorowicz, Aleksandra Polańska, Mateusz Chowaniec, Dominika Kossakowska e Jan Hołub, poco dopo essere atterrati in Giappone, sono stati costretti a far ritorno a casa abbandonando il proprio sogno. Inoltre i sei atleti hanno scritto una lettera al presidente della Federazione Paweł Słomiński chiedendone le immediate dimissioni insieme all’intero consiglio federale per quanto è accaduto.
“Esprimo grande rammarico, tristezza e amarezza per la situazione” ha detto Słomiński in una nota. “Non sarebbe dovuto succedere e la reazione dei nuotatori, le loro emozioni, l’attacco alla Federazione polacca di nuoto per me è comprensibile e giustificato”. Il presidente della Federazione ha aggiunto che “l’errore è stato causato dal “desiderio di consentire a quanti più atleti e allenatori possibile di prendere parte ai Giochi”.

Tanta la rabbia degli atleti: “Immagina di dedicare cinque anni della tua vita e lottare per l’evento sportivo più importante, rinunciare alla tua vita privata e al lavoro, sacrificare la tua famiglia e scoprire che la tua dedizione si è trasformata in un totale flop”, ha scritto Alicja Tchórz su Facebook.

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