Susanna Bordone e Imperial van de Holtakkers hanno raggiunto la finale individuale a ostacoli delle Olimpiadi di Tokyo 2020, per quanto concerne l’equitazione. L’Equestrian Park nipponico è stato il palcoscenico dell’ottima prova di qualificazione dell’azzurra, sotto i riflettori durante l’inizio dell’ultima settimana di gare ai Giochi giapponesi. Venticinque, in totale, gli atleti approdati all’ultimo atto dell’evento menzionato; Bordone quasi impeccabile nel tris dressage, cross-county e ostacoli, abile a non cadere in gravi e penalizzanti errori nella fase preliminare. I binomi in gara per ottenere delle medaglie, però, hanno performato nel migliore dei modi e vanificato l’ottimo e lodevole operato dell’atleta italiana. Soltanto diciottesima piazza per Bordone, infatti, la quale ha chiuso la prova individuale totalizzando 50.50; una rapidità di esecuzione non eccelsa e un errore in salto hanno limitato le chance della sportiva nostrana, la quale però può esser soddisfatta di aver raggiunto una finale olimpica. Oro invece per la tedesca Julia Krajewski, emozionata al termine della gara e grata al suo Amande de B’Neville: 26.00 e gradino più alto del podio. Argento e bronzo rispettivamente per il britannico Tom McEwen e l’australiano Andrew Hoy, a loro volta a bordo dei cavalli Toledo de Kreser (29.30) e Vassily de Lassos (29.30). Soddisfazione e incontenibile gioia per la teutonica Krajevski, fautrice di un risultato eccezionale per il movimento d’equitazione del suo Paese d’origine.
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