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La prova in linea maschile di ciclismo su strada, valida per le Olimpiadi di Tokyo 2020, ha donato emozioni agli appassionati di ciclismo, grazie a un ritmo sostenuto e ad abilità agonistiche evidentemente espresse. Dopo il percorso corrispondente a 234 chilometri, ad altimetria pari a 4865 metri di dislivello, Richard Carapaz ha superato la concorrenza all’arrivo presso il Fuji Internazional Speedway. Partenza in pianura e discesa sino al Monte Fuki, con Sagan, Dlamini, Kukrle, Aular e Tzortzakis protagonisti di una lunga frazione da leader indiscussi, con picco a 20′ di vantaggio dagli inseguitori. Punto critico ai piedi del Fuji, con azzurri a rompere gli induci con Caruso e rimonta prodigiosa del gruppo antecedente. La gara si infiamma nel finale quando Carapaz e McNulty allungano e si portano a circa 40″ di vantaggio. L’americano viene però ripreso dal gruppo, trascinato da uno straordinario Van Aert. Il campione ecuadoriano invece continuato a spingere sull’acceleratore e taglia il traguardo in solitaria, fermando il crono in 6:05.26. Sul podio anche il belga Vout Van Aert e lo sloveno Tadej Pogacar, con il primo che ha la meglio nella volata. Niente da fare per l’Italia, che ha dovuto dire addio alle chance di medaglia quando Alberto Bettiol ha alzato bandiera bianca per crampi a circa 15 km dal traguardo.
ORDINE DI ARRIVO
- Carapaz (ECUADOR) 6:05.26
- Van Aert (BELGIO) +1.07
- Pogacar (SLOVENIA) s.t.
- Mollema s.t.
- Woods s.t.
- McNulty s.t.
- Gaudu s.t.
- Uran s.t.
- Yates s.t.
- Shachmann s.t.
CICLISMO A TOKYO 2020: IL PROGRAMMA
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