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“Fare in qualificazione olimpica al primo salto 8.10 è un sogno. Ci ho lavorato molto in questa stagione, sapevo che avrebbe ripagato l’essere costanti su certe misure come lo sono stato io quest’anno. Adesso è l’ora di cercare una punta di un certo spessore, ma essere in una finale olimpica alla prima occasione mi dà tanta soddisfazione”. Queste le parole di Filippo Randazzo dopo aver conquistato la finale di salto in lungo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con la misura di 8.10. “La finale era l’obiettivo”, ha aggiunto il siciliano. “Ce la metterò tutta: possono arrivare tre nulli come un misurone, tipo oltre gli 8.30 direi. Non mi voglio sbilanciare e non voglio dire niente. Metterò il 100% e uscirò comunque vittorioso”.
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Anna Bongiorni ha invece chiuso in ultima posizione le semifinali dei 100 metri con il tempo di 11.38, ma pensa già alla staffetta: “Oggi solo un mezzo sorriso. È veramente incredibile essere qui con le migliori al mondo. Speravo mi avrebbero tirato fuori qualcosa in più perché penso di averlo nelle gambe, ma questo rimanerci leggermente male me lo porterò in staffetta con le ragazze e lì si darà veramente il meglio. Siamo tutte agguerrite e chiunque correrà sono sicura che tireremo fuori un bel risultato. Vogliamo la finale olimpica, ce la meritiamo. Il mondo corre tanto veloce ma correremo veloci anche noi”, le parole della toscana.
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