“Il risultato di oggi è una vittoria per la Russia. E’ un precedente significativo. Riteniamo che la decisione del tribunale non sia perfettamente ragionevole. La Rusada viene riconosciuta come non conforme al codice Wada, il che significa che non tutti gli argomenti che abbiamo portato al Tas sono stati accolti. Crediamo che la decisione non sia abbastanza equa anche se per la Russia è una vittoria in quanto gli atleti puliti non dovranno pagare per le azioni dei loro colleghi corrotti”. Mikhail Bukhanov, direttore generale della Rusada, dopo la sentenza del Tas che ha ridotto da quattro a due gli anni di squalifica della Russia.
Sentenza Russia, il direttore della Rusada: “Il risultato di oggi è una vittoria”
Provette per un test antidoping