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“Sono sicura che abbatterò il muro dei 14” nei 100 metri. E poi faccio un pensiero al salto in lungo in vista di Parigi 2024. Ho esordito ad un indoor ad Ancona e avevo fatto il minino per i Giochi, ma poi ho deciso di risparmiarmi per i 100″. Ambra Sabatini, oro nei 100 metri alla Paralimpiade di Tokyo 2020, ai microfoni di Sky Sport, rivela di voler gareggiare anche nel salto in lungo ai prossimi Giochi. Il ricordo va poi alla finale con la storica tripletta azzurra. “È stato un pomeriggio intenso. Non mi aspettavo che Martina battesse il mio record del mondo in semifinale e quando è successo ho iniziato a preoccuparmi. Poi mi sono rilassata, ho cercato di fare il mio meglio e poi è venuto quanto avete visto. Martina è stata sempre per me un punto di riferimento. Cantare l’inno tutti insieme con Martina e Monica è stato bellissimo. Definirci eroi secondo me è troppo, siamo atleti e facciamo il nostro lavoro con tanta passione. Nel quotidiano, però, affrontiamo piccole sfide che sembrano non esserci, come salire le scale o poter accedere al mare. Sarebbe bello che la società capisse queste problematiche. Ho lavorato in colonia l’anno scorso e ho avuto contatti con molti bambini. La storia della gamba robot? Ho raccontato loro di aver visto un robot, che mi sono innamorato di lui e che ci siamo scambiati la gamba“, ha proseguito.
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