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“Sarà una Olimpiade anomala, diversa da tutto il resto. Ci sono state tre cancellazioni per i conflitti mondiali, mai era stata posticipata di un anno: sono i Giochi più importanti di sempre, ci sarà un mondo nello sport prima e dopo Tokyo”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso del suo intervento alla cerimonia di consegna della bandiera italiana da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli alfieri olimpici e paralimpici. “Parteciperanno tutti e 206 Comitati Olimpici Nazionali: tutti. E noi avremo per la prima volta due portabandiera: Jessica Rossi ed Elia Viviani – ha proseguito il capo dello sport italiano al Quirinale – L‘Italia ha voluto ancora una volta essere innovatrice e coraggiosa, una scelta che rispecchia la parità di genere. Il 23 luglio saremo felici di ricordare lei che è il nostro capitano, perché sappiamo che quel giorno coincide con i suoi 80 anni. C’è una incredibile attesa nello sport che rappresenta uno dei pochi elementi di identità nazionale: ci rivediamo tutti nell’inno e nella bandiera”.
“Siamo qui nella casa degli italiani, nessuno si riconosce di chi con la bandiera va a rappresentare in giro per il mondo. Siamo in partenza per Tokyo, ad oggi abbiamo qualificati 346 atleti (174 uomini e 172 donne), abbiamo ancora diverse possibilità di arrivare ad un numero record. Ma già il record l’abbiamo ottenuto a livello individuale, non c’è mai stata una presenza così significativa a livello femminile. Qualificarsi per le Olimpiadi è molto complicato, sappiamo che oggi è già un traguardo molto importante andare a Tokyo: le garantiamo che l’impegno fondamentale è quello di fare onore al nostro paese con l’auspicio di rimanere tra le prime dieci nazioni al mondo e consolidare il quinto posto di tutti i tempi tra Giochi estivi e invernali“, ha concluso Malagò.
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