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Solo cinque federazioni assenti, 82% di discipline coperte (41 su 50), 384 (al momento) qualificati: sono questi alcuni dei numeri della delegazione azzurra che è pronta a partire per Tokyo dove tra poco più di due settimane cominceranno i Giochi Olimpici estivi. “L’Italia ha il 3,5% del numero totale dei partecipanti (a Rio 2.8% e a Londra 2.7%), che sono in calo rispetto a Rio, mentre le discipline sono in aumento – ha osservato il capo delegazione Carlo Mornati nel corso della conferenza stampa al termine della Giunta del Coni – Tutto questo premia il lavoro fatto dalle federazioni, davvero importante. Penso che dipenda anche da come è stata affrontata la pandemia: essere riusciti a promulgare velocemente dei protocolli, con l’aiuto del governo, ci ha permesso di guadagnare tempo”.
TUTTI GLI ITALIANI QUALIFICATI ALLE OLIMPIADI
Le cinque federazioni olimpiche che non saranno in Giappone sono il calcio, l’hockey su prato, il rugby a sette, la pallamano e il badminton. Quattro sport di squadra e uno individuale. “Ho ricevuto una telefonata dal presidente del Cio Bach che ci ha voluto fare i complimenti per l’importanza numerica della delegazione italiana a Tokyo e anche per la bellissima prestazione che sta facendo la nazionale di calcio all’Europeo – ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò – “L’Italia è molto grata e riconoscente al Giappone. Qualcuno magari vuole evidenziare gli elementi negativi, ma ce ne sono tantissimi positivi nell’organizzazione dei Giochi: io non so quale altro paese avrebbe dimostrato la stessa serietà e la capacità di mantenere gli impegni”.
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