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Con una nota apparsa sul sito ufficiale, Wada, l’agenzia mondiale antidoping, fa sapere di confidare sul fatto che il Tas si possa pronunciare sul caso legato alla Russia prima delle Olimpiadi di Tokyo 2020 spostate al 2021 per l’emergenza coronavirus. Wada si riferisce al ricorso del comitato olimpico russo contro la squalifica di quattro anni comminata a dicembre 2019: i casi sospetti di doping di atleti russi, intanto, salgono da 57 a 61.
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