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“Nibali verrà a Tokyo non per il cognome che porta, ma perché può essere all’altezza della situazione”. Così Davide Cassani dissipa qualsiasi polemica per la chiamata di Vincenzo Nibali tra i cinque ciclisti che parteciperanno alle gare su strada alle Olimpiadi di Tokyo 2020. “Ci siamo ritrovati alla fine del Giro, io non volevo portarlo per il cognome che ha, ma solo perché va forte ed è tra i migliori cinque. Si è preparato come sempre, è il corridore che ha più esperienza rispetto a tutti gli altri italiani. Se non sarà in grado di vincere sarà in grado di insegnare come si corre un’Olimpiade”, ha poi concluso il direttore tecnico della Nazionale italiana di ciclismo.
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