La scherma italiana, nel giorno dei sorteggi dei tabelloni dei tornei individuali, continua ad allenarsi al villaggio olimpico, a due giorni dall’inizio della manifestazione. “Vorrei tornare all’oro, ma l’obiettivo principale è ottenere due medaglie, una nell’individuale e una nelle squadre. Poi se il metallo dovesse essere l’oro sarà sicuramente meglio. Rispetto a Tokyo cambierà molto. Tornerà ad esserci il pubblico e potremo avere contatti con l’esterno. A Rio ho vinto il mio primo argento, a Tokyo non sono riuscita a vincere l’oro, adesso spero di riuscirci qui a Parigi. Non temo le francesi, ma non sarà facile giocare con il pubblico contro. C’è grande rivalità tra noi e la Francia”. Queste le parole della spadista Rossella Fiamingo, argento a Rio 2016 e bronzo a Tokyo 2020, che ha tracciato gli obiettivi, personali e di squadra, per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
“Ho e abbiamo aspettative sicuramente alte. Sono consapevole dei miei mezzi. Ho dimostrato di poter battere i più forti se sono in ottima condizione. Poi ovviamente si tratta di un’Olimpiade dove ci sono i migliori atleti al mondo, bisognerà lottare sin dai primi turni. Non saprei individuare un favorito ben preciso. Sicuramente il tre volte campione olimpico Szilagyi è uno dei candidati alla vittoria. E vanno considerati anche tutti i miei compagni. Per la competizione a squadre siamo molto fiduciosi”, il commento del bronzo olimpico di Tokyo nella sciabola a squadre Luca Curatoli.
L’eterno Luigi Samele, argento olimpico a Tokyo nella sciabola individuale e 37 anni proprio oggi, ha individuato una delle squadre da battere: “I francesi sono molto forti e la Francia è una squadra molto forte. In generale il panorama della sciabola vede tanti grandi nomi. Andremo in pedana al Grand Palais, ci sono già stato nel 2010 per i Mondiali. Rivederlo dopo quattordici anni è stata un’emozione incredibile”.
Al termine dell’allenamento hanno parlato anche i commissari tecnici Nicola Zanotti (sciabola) e Dario Chiadò (spada).
Arriviamo ai Giochi in crescendo con tre medaglie individuali agli Europei, che ci hanno dato la consapevolezza necessaria per provare ad affermarci qui a Parigi. I ragazzi si stimano tra di loro e si stimolano a vicenda. Abbiamo fatto tre ritiri, uno a numeri ridotti con meno tecnica e più preparazione atletica. Negli ultimi due abbiamo affinato la tecnica individuale e i ragazzi hanno risposto benissimo. Poi guardando il tabellone, a parte pochissimi, tutti gli altri nomi sono impegnativi. Sarà una bella battaglia sia per le medaglie sia per il passaggio dei primi turni. La Russia è una delle squadre più forti di sempre nella sciabola. La loro assenza semplifica il nostro percorso, anche se il livello ormai è altissimo. Ci sono i coreani, gli americani e gli ungheresi, che hanno il campione olimpico, gli egiziani e i francesi in casa”, l’analisi del ct della sciabola.
“Arriviamo in Francia dopo un percorso di tre anni estremamente positivo. Siamo consapevoli dei nostri mezzi e siamo competitivi sia nell’individuale che nelle squadre. Poi trattandosi di un’Olimpiade le insidie sono sempre dietro l’angolo. Non sottovaluteremo nessuno. L’assenza dei russi è sicuramente un vantaggio, probabilmente più nel femminile che nel maschile“, le parole del ct della spada.