La prima finalista di volley maschile delle Olimpiadi di Parigi 2024 è la Polonia. Sconfitti al tie-break gli Usa al termine di una semifinale di quasi due ore e mezza, terminata con il punteggio di 3-2 (25-23, 25-27, 14-25, 25-23, 15-13). A 48 anni dall’ultima volta, Montreal 1976, i polacchi tornano a giocare una finale olimpica e lo fanno al termine di una grande prestazione, grazie alla quale sono riusciti a fermare la compagine a stelle e strisce, che ha perso così la propria imbattibilità.
Gli uomini di Nikola Grbic, campioni d’Europa in carica, hanno così dato seguito al successo in quattro set contro l’esperta Slovenia ai quarti di finale e attendono la vincente di Italia-Francia. Alla South Arena 1 di Parigi, l’MVP non può che essere Wilfredo Leon (26 punti col 46% di efficienza), che è stato una garanzia per tutto l’arco del match e capace di oscurare una prestazione immensa del 37enne Matthew Anderson.
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CRONACA – La Polonia parte meglio, scappando presto sul +4 e costringendo gli avversari ad un time out. Gli Usa si scuotono, reagiscono e riescono a ristabilire la parità. Il 13-13 tuttavia non è altro che un’illusione visto che i polacchi inanellano un parziale di 4-0 – nel segno del solito Leon – e mettono in discesa il set. Gli unici problemi si presentano nel momento di chiudere, ma il quarto set point è quello buono e, grazie a un primo tempo, la Polonia ha la meglio per 25-23.
Nel secondo parziale i ruoli s’invertono e, dopo l’equilibrio iniziale, sono gli Stati Uniti a portarsi al comando, toccando un massimo di +4. Gli americani non riescono però ad amministrare il vantaggio e si ritrovano immischiati in un finale di set punto a punto. Per loro fortuna, la Polonia commette un paio di errori sanguinosi in battuta ed a spuntarla sono proprio i ragazzi a stelle e strisce, i quali ripristinano la parità grazie a Russell, autore del punto decisivo del 27-25.
Sulla situazione di un set pari ci si aspetterebbe una particolare accortezza da parte delle due compagini, determinate a riportarsi avanti o quantomeno ad impedire la fuga degli avversari. La terza frazione è invece a senso unico e la Polonia, di fatto, esce dal campo sul 9-11. Complici un paio di imprecisioni ed infortuni (tra cui quello del libero Zatorski), si verifica infatti un clamoroso parziale di 14-5 in favore degli americani, che prevalgono con un severo 25-14 e si portano ad un solo set dalla finale.
La strada per la finale sembra spianata per Anderson e compagni, che si issano sul +4 e sembrano essere padroni del match. Dall’altra parte della rete c’è infatti una Polonia sfiduciata e disunita, che però non molla e, affidandosi al solito Leon, ricuce lentamente il gap fino a ristabilire l’equilibrio. La squadra di Grbic riesce persino a portarsi avanti, ma gli americani non restano a guardare e allungano sul 20-18. Poco male per Huber e compagni, che salgono in cattedra nel finale e s’impongono con il punteggio di 25-23, portando la sfida al tie-break.
L’inerzia è decisamente dalla parte della Polonia e non è un caso che nel parziale decisivo siano Leon e compagni ad essere praticamente sempre in vantaggio, fin dalle battute iniziali. Gli Usa non accennano a mollare e tengono sulle spine gli avversari, i quali però rimangono sul pezzo e non lasciano spazio ad alcun calo. A scrivere la parola fine al match e a spedire la Polonia in finale non poteva che essere Wilfredo Leon, che dà il via alla festa di un intero paese.