La Francia si riconferma campione olimpica nel volley maschile a distanza di tre anni da Tokyo, ma quella casalinga, di Parigi 2024, è la vittoria soprattutto di un italiano, di Andrea Giani, il nostro “cervello in fuga” che in tre anni con i Bleus ha conquistato due VNL, l’ultima appena 40 giorni fa, e si è preso anche l’oro alle Olimpiadi, con merito. Ed è il primo trionfo ai Giochi per l’ex pallavolista azzurro, universale in campo con la sua trasformazione da centrale in opposto, cittadino del mondo da allenatore, visto che negli ultimi anni si è dedicato alle nazionali, dalla Slovenia alla Germania, per poi arrivare alla Francia con la quale sta vincendo tutto. Se l’oro di Tokyo per i transalpini era stato abbastanza casuale e inaspettato, ripetersi è stato un lavoro durissimo per Giani, nel frattempo subentrato alla guida dei francesi: con gli occhi addosso, con l’obbligo quasi di ripetersi a distanza di tre anni, il napoletano classe 1970 è stato capace di gestire alla perfezione il gruppo, vincendo semifinale e finale per 3-0 e dimostrando di essere un grande allenatore.
Talvolta criticato, sia per ragioni strettamente tecniche che sul piano personale, Andrea Giani è ora nell’olimpo del volley italiano, ma per riuscirci è dovuto andare altrove. Da giocatore, con la Nazionale, erano arrivati due argenti e un bronzo in tre edizioni consecutive, da Atlanta ad Atene passando per Sydney: la maledizione lui la rompe, ma alla guida della Francia, e tra la semifinale in cui ha battuto proprio gli azzurri di De Giorgi, come quaranta giorni prima in Nations League, e la finale in cui ha spazzato via la Polonia per la gioia della folla festante alla Paris Sud Arena, ha avuto anche il tempo e la lucidità di rivolgere un appello al presidente della Repubblica, visto che per chi come lui lavora all’estero sono chiuse di fatto le porte del doppio incarico in Italia, visto che la lega maschile (non quella femminile) impone un indennizzo da pagare: “Nessuno ha il coraggio di prendere posizione su questa situazione. Mi piacerebbe che il nostro straordinario presidente della Repubblica dicesse: ‘ma come mai un italiano così lo mandiamo all’estero e non possiamo averlo in Italia?’ Nel mondo del lavoro i grandi professionisti hanno più incarichi, invece noi del volley ci rinchiudiamo in noi stessi in questo modo. Nel nostro Paese succede anche questo”. Insomma, parole alla Giani. Parola di un oro olimpico.