“Loro hanno giocato con grande intensità e qualità, noi alcune situazioni potevamo farle meglio, ma il problema è che tecnicamente non siamo riusciti a cambiare alcuni aspetti. Loro hanno risolto situazioni quando battevamo bene, pur avendo due giocatori in posto quattro non potentissimi, ma con grande tecnica hanno trovato il modo per uscire. Si vedeva che c’era una grande voglia di rimanere attaccati, ma non siamo riusciti ad aggiungere cose che avrebbero potuto cambiare la partita. A volte c’è la volontà, ma tecnicamente abbiamo fatto fatica a metterci al livello della Francia”. L’Italia si è arresa in tre set alla Francia nella semifinale di volley maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024 e il Ct azzurro Fefé De Giorgi non nasconde l’amarezza: “Non siamo certo contenti. Ci sarà una notte un pochino più lunga, è normale dopo una sconfitta importante, ma siamo a Parigi, ci giochiamo una medaglia, abbiamo fatto un percorso di alto livello. Questa è un’opportunità importante per raggiungere esperienza e qualità. Non ci prendiamo né meriti né demeriti degli altri, secondo me fino a oggi, a parte questa partita in cui non c’è stata storia, abbiamo sempre giocato partite lottando fino alla fine. Chi fa sport ad alto livello resetta e riparte, sapendo che bisogna stare sul pezzo. I ragazzi lo sanno che stiamo giocando per una medaglia, ora è quella di bronzo, speravamo che fosse qualcosa di altro”.
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Sul ritiro di Cavalese e sull’aspetto fisico: “La programmazione è nata sul fatto di far recuperare bene tutti. E’ una competizione molto impegnativa, dovevano arrivare bene a livello fisico e tecnico. Hai voglia che lo rifarei, devi conoscere la situazione di giocatori che avevano bisogno di recuperare. La partita col Giappone può averci scaricato fisicamente? Quando perdi si può trovare qualsiasi cosa. Io ho fatto anche il giocatore, però vi dico che quando arrivi a queste partite non esistono stanchezza, dolori, niente: giochi. Oggi c’è stata una squadra che non c’ha permesso di passare davanti. Non è che adesso siamo diventati stanchi. Nel secondo set siamo stati lì, bisognava alzare il livello a quello della Francia e non siamo stati capaci di farlo. Normalmente riusciamo a farlo, ma ci sono anche gli avversari. Loro sono stati bravi, si sono gasati. Purtroppo bisogna accettarlo”.
Sull’aspetto psicologico: “Inconscia superiorità? Ma no. Abbiamo visto ai quarti già come ci fossero otto squadre da medaglie. Non c’è mai stato un livellamento verso l’alto del genere in un torneo di pallavolo. Impossibile sottovalutare. Certo, loro qualcosina a livello di dente avvelenato ce l’avevano. Stasera ci prendiamo una nottata di depressione sportiva, ce la godiamo. C’è delusione e quindi è giusto fare un po’ fluire la cosa, domattina siamo sul pezzo perché ci svegliamo a Parigi e stiamo giocando per una medaglia. Oggi c’è stata una difficoltà tecnica e di ritmo. Non è solo tecnica perché la pallavolo non è solo questo, ma il fatto di non riuscire a trovare quel qualcosa c’ha messo in difficoltà. Loro hanno fatto una partita incredibile, erano molto gasati, però credo che i ragazzi a un certo punto quando provavamo a fare le cose senza riuscirci hanno dato l’impressione di non accendersi”.
