Martedì 6 agosto doveva essere la giornata più difficile, quella che potenzialmente poteva interrompere la striscia di 30 giorni olimpici a medaglia. E invece ci ha pensato uno dei più giovani della spedizione record da 403 azzurri a Parigi 2024 a dare continuità alla serie: Mattia Furlani a 19 anni col bronzo nel lungo mette il tassello numero 31 e di fatto anche le basi per quella che sarà sicuramente la trentaduesima giornata consecutiva a podio. Il rush finale ai Giochi Olimpici entra nel vivo e l’Italia ci si tuffa con una medaglia in cassaforte in questo mercoledì 7 agosto: Ruggero Tita e Caterina Banti, campioni di tutto nel Nacra 17, sono certi di finire tra i primi tre e in Medal Race dovranno solo colorare il metallo. Quattordici i punti di vantaggio sugli argentini Majdalani-Bosco. Venti quelli su Gimson-Burnet, argento di Tokyo. L’oro è lì ad un passo, pronto a fare compagnia a quello di Tokyo e ai quattro mondiali (tre dei quali consecutivi). L’Italia però non può accontentarsi dei ‘cannibali’ della vela. Le opportunità non mancano e sin dall’alba le chance di podio si mischiano con la voglia di riscatto. Nella staffetta mista di marcia, in programma alle 07:30, gli azzurri schierano le carte dei fuoriclasse delusi: Massimo Stano e Antonella Palmisano. Le condizioni fisiche non sono quelle dei giorni migliori, ma l’esperienza e la classe sono quanto di meglio l’Italia può offrire nella prima gara del menu olimpico del giorno. Un po’ come nel salto in alto, dove il campione olimpico in carica Gianmarco Tamberi si presenta con i postumi di un calcolo renale e della febbre. In 128 anni nessuno è riuscito a servire il bis nel salto in alto. Farlo sarebbe storico. Riuscirci in condizioni precarie sarebbe mitologico. Prima però ci sono le qualificazioni: a quota 2,29 c’è il pass diretto per la finale ma potrebbe bastare anche meno, restando tra i primi dodici. In gara anche Stefano Sottile.
Oltre al portabandiera azzurro della cerimonia d’apertura, c’è un altro oro di Tokyo ad entrare in gara. Si tratta di Vito Dell’Aquila che inizierà la difesa del titolo dei 58kg nel taekwondo contro il kazako Samirkohn Ababakirov. Il 24enne di Mesagne, come Tita-Banti, punta alla conferma dopo Tokyo. Oggi può essere il giorno buono per il bis (e con lui nel taekwondo c’è anche l’azzurra Elisabetta Matonti). Chi non può confermarsi sul gradino più alto del podio è il quartetto azzurro dell’inseguimento maschile a squadre (che ha ceduto il record del mondo all’Australia), ma Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e Jonathan Milan possono comunque regalarsi un bronzo nel remake contro la Danimarca, argento di Tokyo. Scoglio primo turno per le azzurre che possono ancora sognare in grande dopo il quarto posto. La missione però sembra proibitiva. Letizia Paternoster, Chiara Consonni, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini dovranno vedersela contro la Nuova Zelanda che oggi ha fatto segnare il miglior tempo in 4:04.679, non lontano dal record del mondo di Tokyo 2020 siglato dalla Germania, l’esclusa eccellente della top 4.
Dopo le montagne russe vissute nel rocambolesco match contro il Giappone, l’Italvolley maschile di Ferdinando De Giorgi alle 20:00 sfiderà i padroni di casa della Francia, campioni olimpici in carica e vincitori della Volleyball Nations League 2024. Serve un’impresa. Passo dopo passo il Ct azzurro si accontenterebbe di una versione più solida e con meno errori della sua squadra, che ha la classe (e l’orgoglio) per battere chiunque. Non si rimonta per caso uno 0-2 con tre match point annullati. “Dopo la vittoria di ieri sicuramente nel gruppo avvertiamo delle sensazioni positive, perché comunque abbiamo fatto un’impresa, riuscendo prima a riportare il match dalla nostra parte e poi ottenendo la qualificazione alla seminale”, ha detto Fabio Balaso alla vigilia.
Occhi puntati anche sull’atletica. Non solo per Tamberi e Lorenzo Simonelli, impegnato nella semifinale dei 110 ostacoli (avanti i primi due delle tre semifinali, più due tempi). Ma anche perché è il giorno dell’esordio in maglia azzurra del triplista Andy Diaz, che si presenta a Parigi con uno stagionale che definire interessante è poco (17.61): con lui anche Andrea Dallavalle ed Emmanuel Ihemeje. Serve 17.10 per prendersi direttamente la finale, altrimenti un piazzamento tra i dodici. Tanta curiosità anche per le astiste Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo in finale. Dalle 19.35 Alessandro Sibilio cerca la finale dei 400 ostacoli. Mentre circa mezz’ora dopo spazio alle semifinali dei 200 metri. Si rivede Noah Lyles, dopo l’oro nei 100, nella sua gara preferita. Occhi puntati su Fausto Desalu e Filippo Tortu. Per quanto riguarda le altre discipline, grandi speranze su Sergio Massidda che si presenta con la terza posizione nella ranking list nei 61kg del sollevamento pesi. Tanta curiosità per lo skateboarding park con Alessandro Mazzara e Alex Sorgente. Preliminari a partire dalle 12:30, seguiti dalla finale delle 17:30. Senza dimenticare ovviamente il nuoto artistico. Dopo la routine free l’Italia è settima nella classifica combinata e si decide tutto alle 19:30 con il programma acrobatico.