Novak Djokovic prosegue nel suo cammino verso l’obiettivo dichiarato di una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024 e vola ai quarti di finale del torneo olimpico. Il serbo, testa di serie numero uno del tabellone e numero due al mondo, ha piegato in due set il tedesco Dominik Koepfer, col punteggio di 7-5 6-3, prendendo il sopravvento man mano che il match andava dipanandosi. Alla fine, a Nole bastano un’ora e trentasette minuti di gioco per conquistare una vittoria non scontata contro un avversario che gli ha dato del filo da torcere. Ai quarti sfida di altissimo livello contro uno Stefanos Tsitsipas alla ricerca del suo miglior tennis.
Djokovic apre con qualche incertezza di troppo al servizio, poi trova due ace di fila e tiene la battuta a trenta. Stessa cosa riuscita al tedesco, che però si porta sul 40-0, poi viene sorpreso un paio di volte dalla solita, formidabile tenuta in risposta, quindi con prepotenza evita i vantaggi con un contropiede dopo aver preso il sopravvento nello scambio. Koepfer è in palla e a sorpresa è sostenuto dalla maggior parte del pubblico, Nole però non si scompone e anche il terzo game si chiude con un ace esterno grazie al quale il serbo evita di far partire lo scambio. Un errore di rovescio consente al numero uno del tabellone, due del mondo, di partire avanti nel quarto gioco, e ha del clamoroso l’errore di Koepfer, che su un salvataggio del serbo, con la pallina che si impenna quasi fino ad arrivare al livello del tetto retrattile, non riesce con il dritto incrociato a trovare il campo. Ci sono così due palle break per Djokovic, e alla seconda opportunità , con una bellissima palla corta ben nascosta, non perdona volando avanti 3-1 e servizio. Fondamentale che però lo tradisce nel quinto gioco, in cui a causa di un errore di misura e di un nastro che sputa nel proprio campo la pallina, deve rincorrere da 15-30 e poi, per il boato del pubblico, subire anche il punto del 15-40 con una palla corta letta da Koepfer che trova poi il vincente in recupero. Il serbo è costretto a una seconda molto agevole per il tedesco e subisce il break. I confini sono sempre molto labili: Djokovic apre 0-30, Koepfer trova quattro punti in fila e si carica col pugnetto: da segnalare gli ultimi due, un vincente clamoroso che sfiora anche il nastro da parte del tennista tedesco, e poi l’ace. E’ 3-3, è tutto di nuovo in discussione in un primo set strano. Con un altro vincente in lungolinea Koepfer comanda anche nel settimo game: 15-30 e la prima di Nole scomparsa dai radar. Con grande esperienza, Djokovic capisce di dover cambiare qualcosa e comincia con continuità a scendere a rete, trovando così tre punti in fila evitando le forche caudine dei vantaggi e rimanendo avanti nel punteggio. Il tedesco serve con palle nuove ed è anche fortunato da una chiamata sbagliata del giudice di linea, si deve ripetere il punto e stavolta il serbo non incide in risposta. Poi, gran scambio vinto da Koepfer in contropiede e a quindici e in rimonta tiene la battuta. Si entra nelle fasi caldissime del set e Djokovic alza il livello: tiene la battuta a quindici nel nono gioco e apre in risposta con un gran tocco di fino sulla palla corta leggibile dell’avversario, poi però arrivano quattro punti in fila del tedesco, l’ultimo con l’ace. E’ un Nole comunque nervoso e insoddisfatto di sé. Ed è in questi casi che alza il livello, di prepotenza: tiene a zero il servizio, con due punti vinti in modo delizioso, e si assicura almeno il tie-break. Che non ci sarà mai: un erroraccio di lettura di Koepfer consegna la palla break a Djokovic, che non ci pensa due volte a farsi ulteriormente più aggressivo e a vincere il primo set per 7-5 dopo cinquantasei minuti di gioco. Lo scambio più bello del match nel primo game del secondo set: i due cominciano a giocare di volo, sembra quasi badminton, poi è Nole a risolverla e a trovare successivamente un servizio vincente per vincere a zero il primo game. Il tedesco, che prima del secondo set ha ricorso al toilet break, non riesce più a trovare il campo e commette errori grossolani, dovendo rimontare da 0-30 nel secondo gioco, fino a concedere due palle break sul grandissimo passante lungolinea di Djokovic, entrato in modalità pilota automatico in risposta. Il break arriva così puntuale su una risposta che lambisce l’incrocio delle righe e Nole passa avanti di un set e di un break, confermandolo nel terzo game in cui mette in mostra il meglio del proprio repertorio. Il tedesco chiama anche il medical time out e la sua avventura sembra al capolinea quando sbaglia lo smash dopo due recuperi surreali di Djokovic. C’è la reazione però: trova un gran vincente lungolinea, poi litiga con un tifoso sul 40-30. La risposta prepotente del numero uno del tabellone porta per la prima volta nel match un game ai vantaggi e senza concedere palle break il tedesco riesce a salvarsi. Diventa a quel punto evidente come il quinto game diventi il più importante del match: il serbo continua a trovare un gran rendimento con la prima e non lascia scampo a Koepfer, salendo sul 4-1 grazie a un rovescio incrociato stretto. Da lì in avanti, entrambi tengono il servizio senza troppi patemi d’animo, pesa dunque il break di vantaggio di Nole che vince così il match in poco più di un’ora e mezza.