Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Tamberi al Quirinale: “Fiero dei miei colleghi. Grato a tutti coloro che mi sono stati vicini”

Gianmarco Tamberi - foto Antonio Fraioli
Gianmarco Tamberi - foto Antonio Fraioli

“Sono presente oggi con tutti i miei colleghi che hanno portato l’Italia nei gradini più alti del podio a Parigi, quindi sono contento di essere qui. E’ chiaro che sarei voluto esserci anche io come loro con una medaglia al collo ma da portabandiera a capitano di questa squadra sono orgoglioso di loro”. Sono le parole dell portabandiera azzurro Gianmarco Tamberi a margine della riconsegna del Tricolore dei Giochi di Parigi 2024 al Quirinale. “Avevo preparato Parigi in maniera eccezionale, poi come abbiamo visto non si può mai sapere cosa può succedere. Quello che è importante è metterci sempre veramente tutto per cercare di superarli e questo ho fatto e questo farò sempre”, ha aggiunto il saltatore azzurro.

“Sono grato in primis a tutti coloro che mi sono stati vicini nel periodo più difficile della mia vita, quello di Parigi e indubbiamente non posso non accettare anche le critiche, quelle costruttive ovviamente e capire dove magari ho sbagliato – afferma Tamberi sulle polemiche poi nate durante e post-Giochi -. Penso che in linea di massima quello che mi avvicina molto alla gente è il mio essere più umano possibile, il saper urlare di forza quando mi sento un leone, come piangere dalla disperazione quando perdo tutto quello che ho. E’ quello per cui ho lavorato quindi rende la mia persona umana come tutti e fa capire quanti sacrifici, quante cose ci sono dietro, quanto lavoro c’è e ovviamente è qualcosa che ti avvicina ai sentimenti delle persone”.

Infine, torna a parlare del suo futuro: “Finora la mia scelta è stata quella di cercare di rimanere al 100% concentrato sullo sport e dare la priorità totale allo sport. È chiaro che io e mia moglie con la relazione stabile che abbiamo ormai da 15 anni, essendo molto giovani abbiamo potuto decidere, abbiamo avuto la fortuna di poter decidere di aspettare alla fine aspettare qualche anno per concentrarci al massimo su un obiettivo che sembrava una grandissima opportunità di vita. Ma non ho mai detto che essere padre di famiglia o prendersi altre responsabilità importanti della vita significhi che non si possa fare l’atleta anche perché tantissime persone lo hanno dimostrato”, ha concluso Tamberi.

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