La squadra italiana di fioretto maschile era stata accusata, nei giorni scorsi, di essere ‘bravi ragazzi’ e di peccare di cattiveria. In loro difesa era intervenuto sui social anche Daniele Garozzo, assente a Parigi per alcuni problemi di salute e a cui Macchi, Marini, Bianchi e Foconi hanno dedicato l’argento. “Secondo me la cattiveria in pedana c’era – ha spiegato Bianchi – l‘abbiamo messa fino all’ultima stoccata, abbiamo dato tutto a noi stessi e poi la cattiveria agonistica c’è, poi non dobbiamo essere cattivi fuori dalla pedana, è inutile, siamo amici, ci vogliamo bene e c’è il giusto fair play anche con gli avversari perché è giusto così”.”Siamo stati accusati di non essere cattivi in pedana – ha aggiunto Macchi – e una persona in particolare che è Daniele è stato accusato di non essere nemmeno onesto. Noi Daniele lo conosciamo bene, oltre che onesta è una persona pura, genuina, che penso che abbia raggiunto tutto quello che ha raggiunto in pedana mettendoci tutta la cattiveria possibile, stiamo parlando di un campione e mi sembra difficile da negare qualcosa del genere“.