Arrivano brutte notizie per l’Italia dal sollevamento pesi alle Olimpiadi di Parigi 2024. Tramontano subito infatti le chance di medaglia di Sergio Massidda nella categoria -61 kg: il sardo, terzo del ranking e accreditato per un posto sul podio alla vigilia, non riesce a completare nessuna delle tre prove dello strappo ed è dunque fuori dai giochi per quanto riguarda i primi posti. Il classe 2002 di Oristano ha provato ad aprire con 132 kg senza successo, per poi fallire anche i due tentativi a quota 134 kg, che di fatto hanno compromesso la sua gara. Grossa delusione dunque per Massidda, anche considerando le prove degli altri: alle spalle dell’inarrivabile fuoriclasse cinese Li Fabin, che ha siglato il record olimpico con 143 kg, si posiziona l’indonesiano Eli Irawan con 135 kg, ampiamente alla portata dell’azzurro. Terzo posto per il thailandese Theerapong Silachai con 132 kg, mentre è indietro l’americano Hampton Morris (126 kg), che proverà a recuperare con la prova di slancio, più affine alle sue caratteristiche. Oltre a Massidda, sono fuori gara per non aver completato lo strappo anche due outsider per il podio come il filippino John Ceniza e il bulgaro Ivan Dimov.
Al termine della prova di slancio si prende la medaglia d’oro il cinese Li Fabin con 310 kg totali, davanti al thailandese Theerapong Silachai con 303 kg. Medaglia di bronzo per lo statunitense classe 2004 Hampton Morris (298 kg). Cresce il rammarico dunque per Massidda, dal momento che con queste quote la medaglia era ampiamente alla sua portata.
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Queste le parole di Massidda a fine gara: “In realtà in cima ai miei rimpianti è che potevo dare di più, questa volta è andata così, ora daremo il massimo per il mondiale di dicembre sperando che tutto vada per il meglio. Mi prenderò un periodo di pausa perché sono stati mesi e anni duri. Ho bisogno di mettere il cervello in pausa“. Il sardo, molto deluso, ha poi aggiunto: “A livello tecnico ho sbagliato delle cavolate, forse il tentativo uscito un po’ meglio è il secondo che però non è andato bene. Io sono molto rancoroso, è un boccone che non scenderà mai. La cosa che mi fa rabbia è che questa è stata un’Olimpiade in cui non ho avuto ansie e pressioni. Ci lavoreremo su, questo è solo un punto di partenza. Non ti lascia libertà, arrivi da vice campione del mondo, ma se ti capita un giorno no e ritorni punto e capo“.