Olimpiadi Parigi 2024

Parigi 2024, Sebastian Coe pronto alla presidenza del Cio: “Ci sto pensando seriamente, serve innovazione”

Sebastian Coe
Sebastian Coe - Foto LiveMedia/Paolo Giuliani

Sebastian Coe sta valutando seriamente l’ipotesi di candidarsi alla presidenza del CIO, il comitato olimpico internazionale. Ad annunciarlo in conferenza stampa è lo stesso attuale presidente di World Athletics e due volte campione olimpico nei 1500 metri. Le sue parole arrivano poche ore dopo la conferma di Thomas Bach, che ha affermato di non voler cambiare le regole e quindi di non puntare a un terzo mandato alla guida del movimento olimpico. L’attuale presidente è infatti in carica dal 2013, mentre il terzo e ultimo mandato di Coe alla guida della federazione internazionale di atletica leggera scadrà nel 2027.

Ci sto pensando seriamente, l’avevo detto che se si fosse presentata l’opportunità ci avrei pensato e così è – afferma Coe – Sono stato coinvolto nel movimento olimpico per la maggior parte della mia vita, ho presieduto l’organizzazione delle Olimpiadi di Londra 2012 dalla candidatura fino ai due anni successivi ai Giochi. Ho presieduto il comitato olimpico del mio paese e ora ho il lavoro più bello del mondo, alla guida dello sport olimpico per eccellenza.”

Si tratterebbe di un presidente sicuramente pronto all’innovazione e senza timore di prendere posizioni forti, come Coe ha dimostrato nella lotta al doping e nell’esclusione di atleti russi e bielorussi oltre che nel rilancio dell’atletica leggera dopo che il predecessore Lamine Diack era stato coinvolto in un’operazione di insabbiamento di casi di doping russo. Sento che ultimamente lo sport è scivolato un po’ indietro nell’agenda olimpica – conclude il britannico – Servirebbe concentrazione per innovare e cambiare, ogni organizzazione dovrebbe avere al centro dei propri interessi solidarietà, empowerment e sostenibilità, oltre che controlli sulla salute.” Il presidente di World Athletics conclude con un bilancio della “sua” atletica a Parigi 2024: “Non si può rimpiazzare uno come Bolt, ma sono venuti fuori tanti campioni e ci sono ben 75 paesi che hanno piazzato almeno un atleta tra i migliori otto. Siamo uno sport universale che ha venduto un milione di biglietti a questi Giochi. La sera dei 1500 metri avevo accanto a me Simone Biles e Snoop Dogg, è stato bello spiegare a loro il senso della corsa.”

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