Sandro Bazadze si era reso protagonista di una protesta a dir poco clamorosa dopo aver perso contro l’egiziano Mohamed Amer agli ottavi di finale del torneo di sciabola maschile a Parigi 2024: cinque minuti di urla e insulti agli arbitri che hanno assegnato la stoccata del 15-14 all’avversario, oltre a parole durissime rilasciate ai media. Ora, il padre Marab, numero uno della federazione di scherma della Georgia, ha scritto una lettera alla FIE scusandosi con la federazione, “con gli atleti e con gli appassionati di scherma per l’esaurimento nervoso emotivo di mio figlio dopo gli ottavi persi a Parigi 2024. Vi chiedo di ignorare e dimenticare tutte le accuse infondate di corruzione, basso livello professionale e altre dichiarazioni scortesi rilasciate ai media. Sono state rilasciate esclusivamente sotto l’influenza di uno shock psicologico e a causa dell’eccessiva tensione emotiva legata all’incontro perso ai Giochi”. Secondo Marab Bazadze, le parole pronunciate dal figlio sono state “oggetto di speculazione da parte dei media e hanno portato a tentativi di diffamazione della Federazione internazionale di scherma e del corpo arbitrale”.
IL VIDEO DELLA PROTESTA DI BAZADZE